Trieste è una città mitteleuropea, per la sua posizione rivolta verso i Balcani, per la sua cultura influenzata dalla dominazione asburgica, eppure è una delle città simbolo dell’unità d’Italia: per lei abbiamo combattuto la prima grande guerra. Città incantevole con i suoi palazzi neoclassici, il suo mare splendido, la sua riservatezza, il suo essere città di frontiera. I suoi caffè sono stati luogo di ritrovo per artisti e scrittori: Saba, Joyce, Svevo si incontravano qui per discussioni e dibattiti. Ma Triste non è solo in passato: è una città viva ieri come oggi.
DOVE MANGIARE, CHE COSA MANGIARE
Mangiare a Trieste diventa un vero e proprio viaggio nei gusti e sapori che appartengono a culture e modi di vivere diversi.
Vere e proprie attrazioni turistiche sono le osmizze, di tradizione asburgica: delle case private dove in alcuni periodi si possono consumare direttamente dai produttori, salumi, formaggi e i grandi vini tradizionali. La cucina triestina non può prescindere da una cucina a base di pesce e crostacei, qui freschissimi, da assaggiare in uno dei ristoranti del porto. Sono da visitare anche i luoghi di ristoro della Città Vecchia, dove tra i vicoli si trovano degli autentici gioielli dell’arte culinaria: ristoranti, pub, pizzerie, osteria della più antica tradizione triestina, che servono piatti squisiti a prezzi accessibilissimi. Non devi per forza sederti al tavolo per mangiare: vi sono locali dove il tutto è a buffet o dove si servono porzioni di frittur a eccellenti da degustare durante una passeggiata.
AGRITURISMO: UN VIAGGIO NELLA NATURA E NELL’ARTE
Trieste è un crogiuolo di eccellenze artistiche, culinarie e naturali, promosse attraverso aziende agrituristiche presso le quali si possono assaggiare i prodotti enogastronomici tipici del luogo, ma anche togliersi la curiosità di come vengono prodotti. Prosciuttifici (ricordiamoci che qui si produce il San Daniele), distillerie, latterie, panifici, macellerie, sono aziende aperte al pubblico. Si può toccare con mano la realizzazione di questi straordinari prodotti o far confezionare qualcosa proprio per noi al momento. E poi ci sono le fattorie didattiche: le fattorie didattiche sono aziende agricole ed agrituristiche, formate e organizzate per accogliere i visitatori interessati.
Nelle fattorie didattiche si può conoscere il mondo rurale, la sua cultura, le sue tradizioni e attività, l’origine dei prodotti, attraverso un approccio esperienziale, interattivo e piacevole.
Spesso vengono definite come un laboratorio d’insegnamento all’aperto in cui l’insegnante è l’agricoltore stesso, che trasmette il “sapere” del proprio lavoro.
GELATERIE, BAR, DISCOTECHE, LUOGHI DI RITROVO
I bar a Trieste sono straordinari: luoghi di ritrovo, di cultura, di incontri; a questi tavolini si è assistito, negli anni passati a dibatti, e discussioni sulla letteratura, la politica, la società di grandi personaggi. Tutti i luoghi di ritrovo di questa città sono improntati alla tradizione e seppure modernizzati, non hanno mai abbandonato la loro aria antica: le gelaterie servono per la maggior parte prodotti a base di frutta rigorosamente di stagione, accanto alla intramontabile cioccolata e alle tradizionali granite, veramente squisite; quasi tutte fornite di spazi all’aperto e tutte nella Città vecchia e di fronte allo splendido mare. Le discoteche, invece, non sono molto amate dai triestini: sono poche e spostate fuori dal centro storico; frequentate dai più giovani, ma senza un vero e proprio successo commerciale: alcune di loro cambiano gestione periodicamente per l’utenza non elevata.
ALBERGHI
Dove dormire? Di alberghi e pensioni ve ne sono molti: buona parte nella parte antica della città, alcuni più in periferia; tutti con ottimi servizi. L’offerta è varia per categoria e prezzo, ma con una cosa in comune: l’accoglienza che è eccellente ovunque. Molti sono anche gli ostelli, per chi non ha grandi pretese.
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Immagini Credits : FRANCO CELANT | Currell | enricod